Dopo il Reddito di Cittadinanza – abolito con la manovra di Bilancio 2024 – arriva da quest’anno il Reddito di Dignità, un nuovo sussidio a cui il Governo ha dato il via libera per il 2025. Vediamo nello specifico di cosa si tratta, a quanto ammonta e, soprattutto, come ottenere questo bonus.
Quando si parla di dignità si pensa, in automatico, ad una qualità morale, una qualità etica e intrinseca dell’essere umano che nulla ha a che vedere con il denaro, con la ricchezza. Ma può dirsi dignitosa la vita di una persona che non ha nemmeno denaro sufficiente per mangiare ogni giorno o per pagare l’affitto di una casa modesta?
No, la totale mancanza di risorse priva chiunque della propria dignità. Eppure questa è una situazione in cui versano sempre più cittadini: non solo persone che vivono per strada ma anche persone che, all’improvviso, hanno perso il lavoro a causa della crisi e che non riescono più a tirare avanti.
La soluzione migliore, naturalmente, sarebbe fare in modo che chi ha perso l’impiego ne trovi un altro: il reinserimento nel mondo del lavoro è e resta lo scopo ultimo per coloro che, naturalmente, sono in età lavorativa e non hanno limitazioni dal punto di vista della salute.
Nel frattempo, però, il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di porgere una specie di “stampella”, un sussidio che permetta di continuare a vivere con dignità: è questo lo spirito con cui è nato appunto il Reddito di Dignità il quale è diverso dal vecchio Reddito di Cittadinanza. Nel prossimo paragrafo vediamo a quanto ammonta e come fare richiesta.
Reddito di Dignità: ecco come funziona il nuovo sussidio
Via libera ad un nuovo bonus, un nuovo sostegno per le fasce economicamente più fragili: il Reddito di Dignità. L’Esecutivo, con la legge di Bilancio 2025, ha approvato questo nuovo strumento. Vediamo a quanto ammonta l’aiuto e come fare richiesta.
In realtà il Reddito di Dignità non è un agevolazione nuova: nuovo è però il suo importo e nuovi sono i requisiti necessari per averne diritto. Possiamo definire con il nome di Reddito di Dignità il nuovo Assegno di Inclusione che è stato riconfermato anche per il 2025 ma con importantissime novità.
Questo strumento fu introdotto lo scorso anno con lo scopo di sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza ma con una differenza sostanziale: per avere diritto all’ADI era ed è necessario che all’interno di una famiglia ci sia almeno un componente non occupabile. Della categoria dei non occupabili fanno parte i minorenni, le persone con disabilità pari almeno al 67% e i soggetti che hanno già compiuto 60 anni.
Inoltre, per avere diritto al sussidio, lo scorso anno era necessario avere un Isee non superiore a 9360 euro e un reddito fino a 6000 euro all’anno al massimo o fino a 7500 euro al massimo nel caso di nuclei familiari ancora più svantaggiati in quanto composti solo e unicamente da disabili o da persone con più di 67 anni. L’importo dell’aiuto nel 2024 era di 780 euro in totale. Da quest’anno però tutto è cambiato.
Reddito di Dignità: subito per te 682 euro
Come spiegato nel paragrafo precedente quest’anno sono state introdotte novità di grande rilievo per quel che riguarda l’Assegno di Inclusione che può essere considerato un vero e proprio Reddito di Dignità in virtù delle modifiche apportate.
In primo luogo è cambiato l’importo che, da 780 euro, è passato a ben 844 euro mensili: un vero e proprio stipendio come chi svolge un lavoro part time e addirittura più di una pensione minima. Infatti le famiglie con all’interno almeno un componente non occupabile riceveranno 541 euro più 303 euro a titolo di contributo per pagare l’affitto.
Invece le famiglie composte esclusivamente da disabili o da anziani con più di 67 anni, riceveranno 682 euro più altri 162 per poter pagare l’affitto. Ma i cambiamenti non sono finiti qua in quanto sono stati modificati anche i requisiti per ottenere il sussidio e la platea dei beneficiari, dunque, si amplia.
Il limite Isee per avere diritto all’ADI – o Reddito di Dignità – è passato da 9360 a 10.117,17 euro mentre il reddito familiare potrà arrivare fino a 6500 euro all’anno o addirittura fino a 8190 euro nel caso di famiglie composte solo da invalidi o da over 67. Per ottenere il bonus occorre fare richiesta all’Inps, sottoscrivere il PAD – il Patto d’Inclusione Digitale – ed entro 120 giorni presentarsi ai Servizi sociali per la presa in carico.